Cesare Biasini Selvaggi
 
     
 
   
  OLTRE

di Cesare Biasini Selvaggi

Roma, 2004

Negli anni Ottanta, i prodotti della tecnologia/energia (dal video-disco all'olografia, dal laser alle installazioni sonore) sono stati utilizzati in operazioni artistiche spesso «alla ricerca di un coinvolgimento sensorio diffuso e "totale", tenendo presente gli avvertimenti di Mc Luhan: - Gli effetti delle tecnologie non si producono a livello di concetti e delle opinioni, ma essi modificano il rapporto dei sensi e dei modi di percezione in maniera continua -».

Così il mezzo radiografico nella ricerca della giovane artista contemporanea Benedetta Bonichi indaga, anzi scandaglia, con laica ortodossia un'umanità ideale, la realtà invisibile che preme ossessiva sulla vigile coscienza. Le ombre che animano le sue carte (tecniche miste su carta preparata ai sali d'argento) rappresentano emanazioni di energia pura, atomica e spirituale. Il mistero non è nella realtà contingente, ma è la stessa realtà, di cui l'artista tenta di intercettarne le frequenze subliminali per adempiere alla sua liturgica funzione di demiurgo.

«È la dimensione metafisica di ciò che è o sta per diventare essenza ad affermarsi, con le figure che non sai se affiorano da un archetipo o svaniscono verso un altrove immaginifico, in una condizione comunque nuova e finalmente rivelata, che conserva, endogena, la suggestione estrema del misterioso processo di metamorfosi».

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